
Dazi americani e imprese italiane: quali sussidi e misure fiscali per resistere alla sfida?
In un contesto di crescente incertezza geopolitica ed economica analizziamo l’impatto dei dazi americani e le possibili risposte italiane.
Dazi americani: un rischio per le esportazioni italiane
Il tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti è centrale per l’Italia, Paese fortemente orientato all’export. Il Made in Italy, spesso copiato e sfruttato all’estero, rischia ulteriori pressioni competitive se i dazi dovessero penalizzare settori chiave come moda, agroalimentare e manifattura.
Loiero invita però alla prudenza: prima di introdurre politiche di sussidio mirato occorre avere dati chiari su quali aziende sono colpite, in che misura e su quali prodotti. Senza queste informazioni, il rischio è creare distorsioni e inefficienze. Inoltre, come ricorda l’economista, i dazi vengono inizialmente pagati dall’importatore, e i loro effetti reali su prezzi e volumi dipendono da fattori come elasticità della domanda e grado di sostituibilità dei beni.
Politiche fiscali generali per rafforzare il tessuto produttivo
Invece di soluzioni emergenziali, Loiero sottolinea l’importanza di rafforzare l’intero ecosistema produttivo con misure strutturali già introdotte o allo studio:
Riduzione del cuneo contributivo, che alleggerisce il costo del lavoro e migliora la competitività delle imprese.
IRES premiale, per incentivare investimenti in innovazione e digitalizzazione.
Una spending review progressiva, volta a ridurre la spesa pubblica improduttiva e liberare risorse.
Queste misure, già operative o in fase di definizione nella prossima legge di bilancio, hanno un effetto diffuso su tutto il tessuto produttivo italiano, composto in gran parte da piccole e medie imprese che esportano in misura più o meno significativa.
Made in Italy tra rischi e opportunitÃ
Il Made in Italy resta un marchio distintivo, ma è anche vulnerabile alle copie e agli usi impropri all’estero. Per questo motivo, la strategia del governo si concentra su:
Tutela del brand italiano, per proteggere i settori più colpiti da contraffazioni.
Sostegno all’export attraverso piani strategici e incentivi.
Diversificazione dei mercati, riducendo la dipendenza da singoli partner commerciali.
L’obiettivo non è solo difensivo, ma anche propositivo: valorizzare il Made in Italy come leva di crescita, innovazione e attrazione di investimenti esteri.
Il ruolo della legge di bilancio
Secondo Loiero, la prossima manovra conterrà nuovi interventi su IRPEF (a beneficio del ceto medio) e ulteriori rafforzamenti sull’IRES premiale. Non si tratta di politiche emergenziali legate solo ai dazi, ma di un disegno organico che punta a rendere il sistema Italia più solido e competitivo nel lungo periodo.
Conclusione: prudenza e visione strategica
Il messaggio centrale di Loiero è chiaro: prudenza prima di introdurre sussidi specifici e focus su misure strutturali in grado di sostenere tutto il sistema produttivo. In un’epoca di incertezza globale, la resilienza dell’Italia passa attraverso politiche fiscali responsabili, sostegno diffuso alle imprese e valorizzazione del Made in Italy.
Un approccio che mira a garantire crescita, occupazione e stabilità , evitando interventi frammentari e puntando invece su una visione strategica di lungo termine.
Guarda l'intervista completa su FinanceTVÂ o ascolta
il Podcast FinanceTV Talks - Le Voci dell'Economia
Informati anche sugli altri argomenti






