
Regalo con bonifico nullo senza notaio: ecco quando i soldi vanno restituiti
Secondo una nuova sentenza 2025 un bonifico di importo rilevante fatto per pura generosità può essere dichiarato nullo se manca l’atto notarile
Lo ha stabilito il Tribunale di Livorno (sentenza n. 504/2025), applicando un principio delle Sezioni Unite della Cassazione che rischia di mettere in discussione milioni di trasferimenti bancari tra privati.
Quando un bonifico è considerato una donazione diretta
Molti credono che regalare denaro tramite bonifico sia un gesto semplice e senza particolari formalità. In realtà, se l’importo non è di modico valore, la legge lo considera una donazione diretta. Per essere valida, questa richiede:
atto pubblico redatto da un notaio;
presenza di due testimoni.
Senza questi requisiti, la donazione è radicalmente nulla e il beneficiario può essere obbligato a restituire la somma.
Cosa si intende per “modico valore”
La legge non fissa una cifra precisa: la valutazione si fa caso per caso, considerando:
condizioni economiche di chi dona e di chi riceve;
importo della somma rispetto al patrimonio del donante;
circostanze del trasferimento.
Un piccolo regalo di compleanno è “modico”, ma il pagamento dell’acconto per una casa no.
Perché il bonifico non è una donazione indiretta
Le Sezioni Unite hanno chiarito che il semplice trasferimento di denaro non è un mezzo per realizzare un altro atto di liberalità (come l’acquisto di un bene per il beneficiario), ma è esso stesso la donazione. Quindi, niente scorciatoie: il bonifico di una grossa cifra richiede la forma solenne dell’atto pubblico.
Implicazioni pratiche
Questa interpretazione comporta conseguenze rilevanti:
molti trasferimenti tra parenti o conviventi possono essere impugnati;
i soldi ricevuti possono essere richiesti indietro anche dopo anni;
in caso di contestazione, il beneficiario rischia di perdere quanto ricevuto.
Come fare un regalo in denaro senza rischi
Per evitare problemi:
Verificare se la somma rientra nella “modicità”.
In caso di importo elevato, rivolgersi a un notaio e stipulare un atto pubblico di donazione.
Conservare prove e documentazione del motivo e della forma della donazione.
Conclusione
La sentenza del Tribunale di Livorno ribadisce che la generosità, quando supera certe soglie, ha bisogno di forma legale. Un bonifico consistente, se privo di atto notarile, può essere dichiarato nullo e comportare l’obbligo di restituzione. Chi vuole aiutare economicamente un familiare o un amico, quindi, dovrebbe farlo seguendo le regole, per evitare brutte sorprese.
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