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Vivere più a lungo: la nuova sfida economica della longevità

In Italia si vive sempre di più, ma pochi pianificano davvero quanto servirà per vivere bene in pensione

Gli italiani vivono sempre più a lungo e questa, di per sé, è una splendida notizia. Ma c’è un rovescio della medaglia: la maggior parte delle persone sottostima di diversi anni la propria aspettativa di vita e quindi non pianifica abbastanza per il futuro.


Secondo Istat, oggi un 65enne in Italia può aspettarsi di vivere in media fino a 84 anni se uomo e 87 se donna. Ma molti, nei propri conti finanziari, non arrivano oltre i 75. Questo divario tra realtà demografica e percezione individuale crea un serio problema di “analfabetismo di longevità” esattamente come emerge in diversi studi internazionali.


Il rischio di vivere più a lungo dei propri risparmi

Una vita più lunga richiede risorse più durature: pensioni integrative, risparmi, assicurazioni sanitarie e scelte previdenziali consapevoli. Chi smette di lavorare troppo presto o si affida solo alla pensione pubblica rischia di trovarsi scoperto.


Nel 2024 la pensione media in Italia è di poco superiore ai 1.300 euro al mese, ma oltre il 40% dei pensionati percepisce meno di 1.000 euro. Eppure, le spese sanitarie e di assistenza crescono con l’età: la spesa privata sanitaria ha superato i 40 miliardi di euro l’anno, e solo una piccola parte degli italiani dispone di coperture integrative adeguate.


Il nodo dell’assistenza a lungo termine

Il tema più critico è quello della non autosufficienza. In Italia, secondo il Ministero della Salute, oltre 3 milioni di persone necessitano di assistenza continuativa, ma solo il 12% ha una polizza LTC (Long Term Care) o una copertura sanitaria privata. Molti confidano, erroneamente, che l’assistenza pubblica o la pensione bastino a coprire le esigenze di cura — ma non è così.

Il SSN copre solo in parte l’assistenza domiciliare, e le rette di una RSA privata possono superare i 3.000 euro al mese. Risultato: famiglie impreparate, costrette a vendere beni o a sostenere spese ingenti all’improvviso.


Come prepararsi a una vita più lunga (senza paura)

L’educazione finanziaria deve entrare nel campo della longevità. Ecco tre passi concreti per chi vuole prepararsi per tempo:


  1. Calcola la tua aspettativa di vita – gli strumenti online dell’Istat e dell’OMS permettono di stimare realisticamente quanto potresti vivere.

  2. Integra la pensione pubblica – con un fondo pensione o un PIP puoi creare una rendita aggiuntiva deducibile fino a 5.164,57 € all’anno.

  3. Pianifica l’assistenza futura – valuta una copertura Long Term Care, o un piano sanitario integrativo. Sono spese deducibili e sempre più offerte anche dai fondi contrattuali.


L’importanza di parlarne in famiglia

In molte famiglie italiane il tema “soldi e vecchiaia” è ancora tabù. Ma parlare per tempo con i figli, con il medico e con un consulente finanziario permette di prendere decisioni più lucide. Come suggerisce la ricercatrice americana Bridget Bearden, “chi ha avuto esperienza diretta con la non autosufficienza è più consapevole di ciò che serve”. Meglio quindi simulare scenari realistici, anche con piccoli passi: modificare casa, valutare i costi di assistenza, informarsi sui servizi locali.


In sintesi: viviamo più a lungo, ma non abbastanza preparati. E la vera sfida non è solo arrivare a 90 anni, ma arrivarci con serenità economica.

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