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Le Terre Rare: La Nuova Frontiera Geopolitica e la Sfida delle Risorse Strategiche

Le terre rare oggi impattano su economia globale, dinamiche geopolitiche, transizione energetica e sicurezza nazionale. Ma cosa sono? Ne parliamo con Maurizio Mazziero

Cosa Sono le Terre Rare?

Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici che giocano un ruolo cruciale nelle tecnologie moderne. Sebbene il nome possa suggerire una scarsità, in realtà questi metalli non sono particolarmente rari in natura, ma la loro estrazione e raffinazione sono processi complessi e costosi. Tra le principali caratteristiche di questi metalli, troviamo la resistenza a temperature elevate, che li rende indispensabili per applicazioni come i motori elettrici e le turbine eoliche.


Maurizio Mazziero, nel suo intervento, ci ha spiegato come la Cina detenga oggi il 90% della produzione mondiale di terre rare, avendo sviluppato negli ultimi 20 anni un monopolio inestricabile nella filiera di produzione e raffinazione. La domanda di questi metalli è esplosa grazie all'uso nelle tecnologie emergenti come dispositivi elettronici, batterie ricaricabili e sistemi militari avanzati. Neodimio, disprosio e praseodimio sono, ad esempio, essenziali per i magneti permanenti utilizzati nei motori elettrici e nei veicoli elettrici, temi cruciali nell’attuale transizione energetica.


Perché le Terre Rare Sono Così Strategiche?

Oltre al loro utilizzo nelle tecnologie civili, le terre rare sono vitali per le applicazioni militari. Le potenze mondiali, infatti, dipendono da questi metalli per produrre armamenti avanzati, missili, droni e sistemi di difesa. La loro importanza geopolitica si è intensificata, in particolare, a causa delle crescenti tensioni tra la Cina, gli Stati Uniti e altri attori internazionali, dove il controllo di queste risorse potrebbe determinare l’egemonia futura. Con il monopolio cinese in questo settore, la guerra commerciale e tecnologica diventa sempre più tangibile.


I Giacimenti di Terre Rare: Dove Si Trovano?

I principali giacimenti di terre rare si trovano in Cina, Vietnam, Groenlandia, ma anche in Africa. La Cina ha accaparrato gran parte delle miniere, ma altre regioni strategiche come la Groenlandia sono al centro di dispute internazionali. La Groenlandia, pur facendo parte del Regno di Danimarca, è geograficamente legata al continente americano e gioca un ruolo fondamentale nel controllo dei traffici navali artici. Gli Stati Uniti e la Russia sono coinvolti in una vera e propria battaglia geopolitica per il predominio di questa zona, crucialissima per il futuro commercio mondiale.


Interessante è anche il caso dell’Ucraina, che, oltre a essere al centro della guerra, possiede giacimenti di terre rare, soprattutto nelle regioni occupate come il Donbas. Tuttavia, la maggiore attenzione mediatica è stata focalizzata su altre risorse minerarie, come litio e manganese, che sono altrettanto vitali per la tecnologia moderna.


Il Ruolo dell'Europa nella Corsa alle Terre Rare

L’Europa, purtroppo, si trova in una posizione di svantaggio in quanto a estrazione di terre rare. Sebbene l’Italia possieda giacimenti di titanio, questi sono situati in aree protette, come il Parco del Beigua, dove le estrazioni sono ostacolate da vincoli ambientali. L’Europa sta tentando di recuperare il ritardo in questo settore, ma la Cina ha già stabilito una posizione dominante, non solo nell'estrazione, ma anche nel controllo della raffinazione e della catena di approvvigionamento.


La Commissione Europea ha identificato 34 materie prime critiche, tra cui le terre rare, e sta cercando di diversificare le sue fonti attraverso accordi con paesi africani, dove le risorse minerarie abbondano. Tuttavia, la corsa a queste risorse sembra essere ormai una sfida geopolitica che coinvolge Stati Uniti, Cina, Russia e Europa, con alleanze in continua evoluzione.


Il Futuro delle Terre Rare e della Geopolitica delle Risorse

Nel corso dell’intervista, Maurizio Mazziero ha sottolineato che la geopolitica delle terre rare è destinata a essere una delle principali sfide del XXI secolo. Non solo perché queste risorse sono fondamentali per la transizione energetica, ma anche perché sono essenziali per la sicurezza nazionale di ogni paese. Il controllo delle terre rare potrebbe determinare non solo la competitività economica, ma anche la capacità di resistere in un conflitto mondiale.


Mentre le potenze occidentali si confrontano con la crescita del monopolio cinese, l’Europa e gli Stati Uniti dovranno affrontare la necessità di sviluppare filiere autonome per non essere dipendenti da una singola potenza. La mappa geopolitica del futuro è in continua evoluzione e la gestione delle terre rare è destinata a giocare un ruolo cruciale nel determinare gli equilibri globali.


Conclusioni

Le terre rare non sono solo un banco di prova per le economie emergenti, ma anche il fulcro della geopolitica globale. La competizione per il controllo di queste risorse ha il potenziale di ridisegnare gli equilibri di potere tra Est e Ovest. Come sottolineato da Maurizio Mazziero, il futuro economico, tecnologico e militare di molte nazioni dipenderà da come queste materie prime strategiche saranno gestite e distribuite.

Siamo quindi solo all'inizio di una nuova era in cui la geopolitica delle risorse definirà le sfide globali per i decenni a venire.




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