
Italia batte Gran Bretagna per PIL pro capite: vera vittoria o semplice illusione?
Il PIL pro capite è uno degli indicatori più citati quando si parla di economia e benessere di un Paese. Ma è davvero in grado di raccontarci quanto stiamo bene? Oppure rischia di illuderci ?
In questo articolo, tratto dal videopodcast Family Economy di Jonathan Figoli, scopriamo cos’è il PIL pro capite, quali sono i suoi limiti e perché in Italia il dato può nascondere più ombre che luci.
Cos’è il PIL pro capite
Il PIL pro capite misura la ricchezza prodotta da un Paese divisa per il numero di abitanti. È quindi un indicatore medio, utile per confrontare le economie a livello internazionale.
Esistono però due modi diversi per calcolarlo:
PIL Nominale, espresso ai prezzi di mercato attuali.
PIL PPP (Purchasing Power Parity), cioè a parità di potere d’acquisto, che corregge le differenze di costo della vita tra Paesi.
Questa distinzione è fondamentale, perché a seconda di quale PIL guardiamo i risultati possono cambiare radicalmente.
Italia: sorpasso sul Regno Unito, ma solo in termini PPP
Negli ultimi mesi si è diffusa la notizia che il PIL pro capite dell’Italia (PPP) ha superato quello del Regno Unito. Un traguardo? Non proprio.
Se guardiamo infatti al PIL Nominale, la realtà è diversa:
Italia: 40.200 dollari
Regno Unito: 52.600 dollari
Un divario ancora ampio, che mostra come i numeri vadano sempre interpretati con cautela.
Il caso Cina-USA: quando il PPP inganna
Il PIL PPP è utile, ma spesso può distorcere la percezione della ricchezza reale.
Un esempio lampante è quello della Cina:
PIL PPP: 40 trilioni di dollari (superiore agli USA)
PIL Nominale: 19 trilioni, contro i 30 degli Stati Uniti.
Ecco perché gli economisti tendono a prendere il PPP “con le molle”.
PIL pro capite e demografia: il falso segnale della crescita italiana
In Italia, negli ultimi anni, il PIL pro capite è cresciuto. Ma attenzione: gran parte di questa crescita dipende da un fenomeno preoccupante, ovvero il calo della popolazione.
Meno nascite = meno persone tra cui dividere la ricchezza. Il dato statistico migliora, ma il Paese si impoverisce di capitale umano e di prospettive future.
È una crescita apparente, che rischia di trasformarsi in un boomerang per la nostra economia e per la nostra società.
Demografia e futuro economico
La curva demografica non è solo un tema sociale, ma un vero fondamentale economico. Senza popolazione, un Paese perde capacità di innovare, crescere e persino difendersi.
L’Italia deve affrontare una sfida cruciale: ricostruire il proprio futuro demografico. Senza giovani e famiglie che crescono, anche i numeri più positivi sul PIL diventano vuoti.
Conclusioni: i numeri contano, ma le persone contano di più
La prossima volta che sentite parlare di PIL pro capite, chiedetevi:
Stiamo guardando al PIL Nominale o al PIL PPP?
La crescita è reale o frutto di dinamiche demografiche negative?
Abbiamo una popolazione che garantisca un futuro al nostro Paese?
Perché, alla fine, il PIL è solo un numero. La vera ricchezza di una nazione sta nelle famiglie, nei giovani, nei bambini che nascono. È da lì che passa il futuro economico dell’Italia.
In questa immagine il PIL Pro Capite a parità di potere d'acquisto dell'Europa

Informati anche sugli altri argomenti






