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Giovani e talenti in fuga: come rendere l’Italia più attrattiva?

Nel dibattito sull’evoluzione economica e sociale del Paese, la scuola è uno degli snodi cruciali per affrontare le sfide poste dalla tecnologia, dall’intelligenza artificiale e dalla fuga dei cervelli.



Giovani italiani all’estero: perché sono apprezzati?

Una delle prime constatazioni è chiara: i giovani italiani che vanno all’estero sono ancora molto apprezzati. Ma perché? La risposta sorprende: proprio grazie al sistema scolastico italiano.


A differenza di altri modelli educativi più orientati alla standardizzazione, la scuola italiana ha preservato l’insegnamento del pensiero critico, della riflessione e del ragionamento. In un mondo in cui le tecnologie evolvono rapidamente, queste soft skills diventano decisive, anche più delle competenze tecniche.


Il vero nodo? L’orientamento scolastico e culturale

Il problema principale, secondo Romano, non è tanto nei programmi scolastici quanto nell’orientamento. Famiglie e studenti devono riscoprire il valore della formazione tecnica, troppo spesso sottovalutata, e superare la falsa dicotomia tra saperi umanistici e tecnologici.


Inoltre, è fondamentale incentivare le giovani donne a scegliere percorsi legati alle STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), ancora troppo poco rappresentate nei settori a maggiore impatto innovativo. Un buon esempio è il settore finanziario, dove la crescente presenza femminile ha portato un significativo valore aggiunto.


Innovazione non è (solo) tecnologia

Attenzione, però, a non confondere innovazione e tecnologia. La tecnologia è uno strumento, ma l’innovazione è soprattutto un atteggiamento mentale, un modo di pensare, organizzare e porre le giuste domande. Oggi, le macchine ci aiutano a trovare risposte, ma è l’uomo a dover formulare i quesiti giusti.


Ed è proprio su questo terreno che la scuola italiana conserva un vantaggio competitivo: insegna a riflettere, a dubitare, a ragionare. Ed è questo che il mondo cerca nei giovani italiani.


Conclusioni: cosa possiamo fare oggi?
  • Investire in orientamento scolastico per rendere consapevoli famiglie e studenti.

  • Valorizzare la formazione tecnica e promuovere l’integrazione tra sapere umanistico e scientifico.

  • Favorire la presenza femminile nei settori STEM.

  • Riconoscere che la vera innovazione nasce da un’educazione aperta, critica e umanamente solida.


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