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Crisi strutturali ed Emergenze improvvise: perché non sappiamo gestirle?

Quando si parla di emergenza e crisi, spesso si tende a confondere questi due concetti, ma in realtà appartengono a universi molto diversi e richiedono approcci distinti.


Comprendere la differenza tra emergenza e crisi è fondamentale sia per le persone fisiche che per le imprese, soprattutto per elaborare strategie di prevenzione efficaci.


Emergenza: cos’è e come si affronta

L’emergenza è un evento inatteso, ma per molti aspetti conosciuto e prevedibile. Prendiamo ad esempio un terremoto: non possiamo sapere esattamente dove e quando avverrà, né quale sarà la sua magnitudo, ma possiamo individuare aree potenzialmente esposte, stimare i danni e predisporre piani di intervento.

La gestione dell’emergenza è infatti codificata: esistono procedure, protocolli, piani operativi (come quelli della protezione civile) che permettono di affrontare l’evento con una sequenza temporale ben definita. Anche se l’impatto può essere grave, la comunità è generalmente preparata a intervenire.


Crisi: uno scenario sconosciuto

La crisi, invece, proietta persone e imprese in un universo sconosciuto, dove saltano tutti i punti di riferimento. Nessuna crisi è identica a un’altra, e spesso i piani di emergenza predisposti risultano inadeguati.

Quando un piano di emergenza fallisce o si rivela insufficiente rispetto alla portata dell’evento, si entra in una fase di crisi: qui i protocolli non bastano più, e occorre un approccio diverso, basato su flessibilità, rapidità di adattamento e capacità di affrontare nuove complessità.


Impatto su persone fisiche e imprese

Ma quale delle due situazioni — emergenza o crisi — è più preoccupante?

  • Per le persone fisiche, l’emergenza può comportare danni immediati e stress psicologico, ma grazie a una buona preparazione si possono mitigare le conseguenze.

  • Per le imprese (persone giuridiche), la crisi è più temibile, perché può colpire la continuità operativa, la sostenibilità finanziaria e la reputazione aziendale. Una crisi mal gestita rischia di avere effetti negativi di lungo periodo, a volte irreversibili.


Ecco perché, soprattutto per le aziende, è fondamentale investire in strumenti di prevenzione e in piani di gestione del rischio che vadano oltre la semplice emergenza, costruendo una vera cultura della resilienza.


Prevenire gli effetti a lungo termine

Prepararsi a gestire un’emergenza è essenziale, ma prevenire gli effetti di una crisi è ancora più strategico. La capacità di adattarsi a scenari sconosciuti, aggiornare continuamente le proprie procedure e formare team dedicati alla gestione delle crisi può fare la differenza tra un temporaneo stop e un disastro di lungo periodo.



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