Vola Italia, ripartire da un Paese insostenibile
Una visione sistemica, integrata e sostenibile con Grammenos Mastrojeni.
Di cosa si parla?
La sostenibilità è diventata uno dei temi più discussi del nostro tempo, estendendo il suo significato ben oltre la semplice tutela dell’ambiente. Il libro “Vola Italia, ridare le ali a un paese insostenibile” di Grammenos Mastrojeni, diplomatico, segretario generale aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo e professore di ambiente e geostrategia, offre una prospettiva unica e autorevole sull’argomento, esplorando questo concetto in profondità e proponendo una visione integrata e sistemica della sostenibilità applicata all’economia e alla società italiana.
La vera sostenibilità, sostiene Mastrojeni, non può essere suddivisa in pilastri distinti – sociale, ambientale, economico – poiché ogni aspetto è interconnesso. Implica estendere il calcolo di rischi, costi e risultati oltre il settore specifico a cui una scelta si riferisce, considerando tutte le conseguenze potenziali in altri settori, permette di comprendere meglio le ripercussioni delle proprie azioni a lungo termine. Per adottare questo approccio occorre un cambiamento di mentalità, le decisioni devono essere valutate per i loro effetti a lungo termine e trasversali, non solo per i benefici immediati.
Per quanto riguarda l’Italia, Mastrojeni la descrive come storicamente e culturalmente frammentata, una caratteristica che si riflette anche nel suo approccio alla sostenibilità, che ha portato a un pensiero segmentato, impedendo una visione unitaria e integrata delle politiche ambientali, sociali ed economiche. Tuttavia, questa diversità può essere trasformata in una risorsa straordinaria se integrata correttamente. A differenza di molti altri paesi, l’Italia non dispone di risorse naturali come carbone o litio in quantità significative, ma ciò che manca è ampiamente compensato da un patrimonio unico di biodiversità e culturale. L’Italia possiede il 55% del patrimonio storico e artistico dell’Europa, oltre a una ricchissima biodiversità, che non solo rappresenta una ricchezza culturale, ma può diventare la base per un’economia sostenibile e innovativa.
L’Italia, però, ha bisogno di un piano concreto e coordinato per sfruttare queste opportunità. La comunità internazionale offre già dei modelli di riferimento che l’Italia potrebbe adottare, ad esempio, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite offre una roadmap chiara per integrare la sostenibilità in ogni aspetto della vita economica e sociale. Infatti, adottare un approccio sostenibile non significa solo proteggere l’ambiente, ma implica anche un ripensamento delle politiche economiche e sociali. La sostenibilità è una scelta che guarda al sistema nel suo complesso, permettendo di affrontare problemi apparentemente insormontabili come il debito pubblico, l’ordine pubblico e l’evasione fiscale.
Nel suo libro Mastrojeni non si limita a teorizzare sulla sostenibilità come ideale, ma fornisce un percorso pratico per raggiungerla, delineando gli “ipermoltiplicatori” che possono generare cambiamenti significativi nel contesto socio-economico-ambientale italiano. Gli ipermoltiplicatori sono fattori che, se adeguatamente sfruttati, possono amplificare gli effetti positivi delle iniziative sostenibili, accelerando il progresso verso un futuro migliore, tre sono principali ipermoltiplicatori individuati per l’Italia: cultura, istruzione e giustizia sociale.
Le minacce future per l’Italia e il mondo intero sono molteplici e interconnesse, comprendendo la crisi ambientale, l’instabilità politica e la fragilità economica. Mastrojeni sottolinea due principali collegamenti tra le diverse minacce. Il primo, visibile, è che un ambiente squilibrato provoca comportamenti squilibrati anche negli esseri umani. Per esempio, l’uso crescente di condizionatori d’aria per contrastare il caldo porta a maggiori emissioni, aggravando ulteriormente il riscaldamento globale in un circolo vizioso. Il secondo collegamento, più profondo, è la capacità di una società di rispondere alle minacce sistemiche. Il Mediterraneo è una delle aree più vulnerabili al cambiamento climatico, con previsioni di scarsità idrica per 250 milioni di persone entro dieci anni e un aumento del livello del mare che potrebbe arrivare a un metro entro la fine del secolo. Queste minacce non solo compromettono l’ambiente, ma mettono a rischio la sicurezza alimentare e la stabilità economica, specialmente in regioni già fragili.
La chiave per affrontare queste sfide è un approccio integrato alla sostenibilità, che può aiutare a superare le politiche dettate da istinti atavici e riflessi di difesa, promuovendo una cooperazione più ampia. Un esempio di questo approccio è l’Unione per il Mediterraneo, che riunisce 43 stati del Mediterraneo e dell’Unione Europea e riconosce che la decarbonizzazione dell’Europa entro il 2050 è impossibile senza sfruttare il potenziale solare della sponda sud del Mediterraneo.
Un’altra sfida culturale che l’Italia deve affrontare è il radicato individualismo, che spesso ostacola la cooperazione necessaria per affrontare le minacce globali. Promuovere un’educazione integrata che sviluppi pensatori critici e partecipativi è fondamentale per costruire una società più coesa e resiliente. Per risolvere i problemi di demografia e debito pubblico, l’Italia deve adottare un approccio sostenibile e integrato, valorizzando sia le risorse interne che le collaborazioni esterne. Investire nel ripopolamento delle aree interne, migliorare i servizi e le infrastrutture, e promuovere un’educazione olistica sono passi cruciali. La migrazione, se gestita come fenomeno di riequilibrio, può portare benefici significativi.
In conclusione come sottolinea Mastrojeni, la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un metodo per migliorare l’intero sistema socio-economico, portando a benefici a lungo termine per tutta la società. “Vola Italia, ridare le ali a un paese insostenibile” ci invita a guardare oltre le considerazioni immediate e a comprendere la complessità delle interconnessioni tra economia, ambiente e società, solo così potremo costruire un futuro sostenibile e prospero per l’Italia.
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