
Truffe da record, gli autogol dei campioni a tema soldi
Anche gli sportivi di successo non sono immuni da fregature quando si tratta di denaro
Di cosa si parla?

Le truffe finanziarie ai danni dei campioni
Al campione Usain Bolt sono stati sottratti milioni di dollari affidati a un fondo d’investimento giamaicano: il sospettato è un impiegato dell’ufficio sinistri con delega ai campioni.
Questo non è l’unico caso di truffa, perché la stessa situazione è capitata in passato anche ad Antonio Conte: l’ex calciatore e ct della nazionale italiana aveva infatti affidato 30 milioni di euro a un broker che poi si è rivelato un truffatore seriale.
Anche Marco Van Basten per colpa dei suoi consulenti perse milioni di euro, firmando documenti senza capirne il contenuto. Anche Alessandro Gamberini, ex difensore di Bologna e Fiorentina firmò una fideiussione di 620 milioni di euro.
Auto e viaggi, quando l’affare salta
Mirko Vucinic e Philippe Mexès vennero raggirati da un concessionario d’auto. Ma una sorte peggiore è capitata ad Andrea Silenzi e Giorgio Venturin: dal concessionario comprarono due Porsche pagandole sull’unghia con l’impegno di tornare dopo alcune settimane per ritirare le auto e sistemare gli accessori. Inutile dire che al loro ritorno la concessionaria non esisteva più.
Cristiano Ronaldo e Nani si erano affidati ad una agenzia di viaggi portoghese per i loro viaggi privati senza rendersi conto che la segretaria che si occupava di gestire i loro spostamenti aveva sottratto 200 mila euro ai due campioni.
La testimonianza più incredibile però, resta quella di Riyad Mahrez, calciatore del City, che si rese conto dopo mesi di aver perso la sua carta di credito: vi erano troppe transazioni e gli avevano prelevato più di 175 mila sterline.
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