
Successione ereditaria, la divisione dell’eredità tra fratelli
La morte di una persona costituisce un evento giuridicamente rilevante, poiché si apre
la successione ereditaria nel luogo dell’ultimo domicilio del defunto.
Di cosa si parla?

La legge impone una serie di regole volte proprio a definire chi sono gli eredi
In caso di successione legale, il beneficiario è determinato dal codice civile.
Anche in presenza di volontà testamentarie, alcuni soggetti (coniuge, discendenti o ascendenti, nel caso non vi siano discendenti) non possono essere rimossi dall’eredità. I successori legali risultano quindi i coniugi e i discendenti del defunto, ovvero figli e nipoti, o ascendenti del defunto quali genitori e nonni, persone a carico del defunto quali fratelli e sorelle, parenti fino al sesto grado, e infine lo Stato.
Come si divide l’eredità tra fratelli
L’articolo 566 del codice civile stabilisce che i figli ereditano in parti uguali dal padre e dalla madre. Tuttavia, diverse variabili, come la presenza di testamenti e donazioni fatte durante la vita del testatore, possono entrare in gioco e interferire con le quote legali.
Pertanto, i figli (eredi legali) hanno sempre diritto a ricevere una parte dei beni del genitore defunto, anche se esiste un testamento. Il diritto è calcolato tenendo conto dei regali ricevuti dai genitori mentre erano in vita.
Successione ereditaria senza testamento
In mancanza di testamento, l’eredità spetta al coniuge superstite e ai figli del defunto (senza fare alcuna distinzione tra adottivi, naturali e illegittimi). Ecco alcuni esempi.
Con il coniuge in vita e un solo figlio, l’eredità si divide a metà; con il coniuge in vita e due figli l’eredità si divide in tre parti uguali, quindi un terzo alla moglie, un terzo a un figlio, un terzo all’altro figlio; nel caso il coniuge sia già deceduto, l’eredità si divide in parti uguali tra tutti.
Successione ereditaria con testamento
Come già accennato, un testamento non può privare un figlio della percentuale minima legalmente riconosciuta dell’eredità legale, quindi, anche in presenza di volontà, questo verrà incluso.
Ad esempio, con il coniuge in vita e un solo figlio, un terzo dell’eredità alla moglie, un terzo ai figli, il restante terzo è liberamente diviso e può essere dato a chiunque dal testatore.
Nel caso vi siano il coniuge e più figli, un quarto del patrimonio va alla moglie, la metà è divisa equamente tra i figli e il restante quarto appartiene alla parte disponibile.
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