Separazioni giudiziali, nuova legge in vigore: cosa cambia
Con la carenza di giudici nei tribunali, le nuove regole rischiano di fallire. Cosa cambia?
Di cosa si parla?
Nuova riforma Cartabia sul diritto di famiglia
Alla fine di febbraio, entrerà in vigore la riforma Cartabia sul diritto di famiglia. Separazioni, divorzi, affidi, figli contesi. L’abolizione dei tribunali per i minorenni entro il 2024 e l’avvio di questo cambiamento che porterà alla nascita dei “tribunali della famiglia”, supereranno la frammentazione a volte indefinita tra gli attuali tribunali ordinari, i tribunali per i minorenni e i giudici tutoriali.
Cosa cambierà con la nuova legge
Con la riforma Cartabia non si parte più da un’udienza di separazione per avviare il processo. Tutto viene fatto prima nello studio legale.
Lo scopo è infatti risparmiare tempo. Ora ci vogliono in media 3 anni prima che i motivi della separazione non consensuale diventino 8 mesi, o 1 anno, come in Francia.
Le riforme cartabiane consentirebbero di includere le istanze di divorzio tra i motivi di separazione, riducendo tutto a un motivo anziché a due.
Mancano tremila magistrati, le riforme rischiano di fallire
Nel nostro paese mancano tremila magistrati: ne abbiano novemila e ne servirebbero dodicimila, sono pochissimi i giudici specializzati sui temi della famiglia, dei minori, della violenza.
Le riforme del diritto di famiglia di Marta Cartabia entreranno in vigore entro poche settimane, salvo un riesame del governo, ma gli effetti potrebbero essere visti in un periodo di tempo più lungo.
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