Ricambio al vertice delle imprese famigliari, minaccia o opportunità?
I risultati e le sfide affrontate dalle imprese familiari italiane nella quindicesima edizione dell’Osservatorio AUB con il professor Fabio Quarato
Di cosa si parla?
L’Osservatorio AUB, un’unione tra AIDAF, Unicredit, Camere di Commercio di Milano, Borsa Italiana e Università Bocconi, ha recentemente pubblicato la quindicesima edizione dell’osservatorio sulle imprese italiane a proprietà familiare. Questo studio si concentra sulle aziende con un fatturato pari o superiore ai 20 milioni di euro, fornendo una panoramica dettagliata del settore. Ne abbiamo parlato insieme al professor Fabio Quarato, docente presso il Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi e managing director della cattedra AIDAF-EY di Strategia delle Aziende Familiari.
Come condiviso dal professor Quarato, i risultati dell’ultima edizione evidenziano una solida performance del settore. Le imprese familiari italiane hanno mostrato una crescita significativa, con una ripresa rapida e una redditività in aumento. Ciò è particolarmente notevole considerando il contesto economico complesso segnato dalla pandemia da COVID-19, dall’inflazione e dalle tensioni geopolitiche.
Le imprese italiane, nel triennio considerato, hanno registrato una ripresa considerevole, raggiungendo tassi di crescita che hanno superato quelli della crisi finanziaria del 2008-2009. La redditività operativa è aumentata, toccando livelli tra i più alti dell’ultimo decennio. Inoltre, la solidità finanziaria delle imprese è migliorata notevolmente, con un ridimensionamento del tasso di indebitamento rispetto al decennio precedente. Diversi sono i fattori che hanno contribuito a migliorare la solidità finanziaria delle imprese familiari italiane, tra cui la rivalutazione di attività e l’adozione di strategie finanziarie oculate.
Un’altra caratteristica distintiva delle aziende familiari è la loro rapidità decisionale. Grazie alla struttura decisionale snella e alla leadership agile, queste aziende riescono a reagire tempestivamente agli shock esterni e adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato. Questa capacità è stata evidente durante la pandemia da COVID-19 e in altre situazioni critiche, come le tensioni geopolitiche in Ucraina.
Un punto chiave è il ricambio generazionale: il professor Quarato evidenzia che molte aziende familiari sono ancora guidate da imprenditori anziani, con oltre il 27% guidato da persone ultra settantenni. Questo ritardo nel passaggio generazionale può comportare rischi, come la mancata continuità e la perdita di opportunità di crescita.
Nonostante il passaggio del testimone possa essere un momento delicato, molte imprese stanno affrontando questa transizione con successo. La presenza di leader più giovani ha portato a un aumento dei tassi di crescita e ha migliorato le performance economico-finanziarie complessive. I nuovi imprenditori hanno una sensibilità maggiore verso tematiche cruciali come la responsabilità sociale, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale e portano un contributo fresco e innovativo alle imprese familiari, contribuendo alla loro crescita e adattamento alle nuove sfide del mercato.
I dati mostrano che le imprese familiari che hanno attraversato un ricambio al vertice hanno registrato tassi di crescita superiori e spesso miglioramenti significativi nel rating ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) nel triennio successivo alla successione, dimostrando quanto l’ingresso delle nuove generazioni porta un impatto positivo.
In conclusione, nonostante le sfide, le imprese familiari italiane mostrano una notevole resilienza e capacità di adattamento. Il ricambio generazionale e l’attenzione alla sostenibilità stanno contribuendo a rafforzare il settore, preparandolo per un futuro più promettente e sostenibile. E’ possibile consultare la XV Edizione dell’Osservatorio AUB a questo link.
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