Planimetria non conforme dopo rogito

Planimetria non conforme dopo rogito

Che succede all’atto di compravendita firmato dal notaio, se lo stato di fatto dell’immobile e i dati catastali non coincidono.

Di cosa si parla?

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Planimetria non conforme dopo il rogito.
Quali sono le conseguenze? 

Se, dopo la firma del notaio, si riscontra la presenza di una planimetria che non rispecchia l’effettivo stato dell’immobile, il contratto di acquisto sarà nullo. Lo stesso vale per la donazione o la divisione di edifici. Per evitare ciò, il notaio deve accertare la corrispondenza tra le planimetrie esistenti in catasto e lo stato effettivo dell’immobile al momento del rogito.

In particolare, gli specialisti controllano: i dati degli intestatari dell’immobile; la toponomastica, cioè il nome del luogo in cui sorge l’immobile; la planimetria.

Che succede se la planimetria non è conforme?

Se, anche dopo la stipulazione, si riscontra che la planimetria non corrisponde alle effettive condizioni dell’immobile, bisognerebbe rivolgersi ad un tecnico di fiducia (ad esempio un geometra) per verificare l’effettiva idoneità degli scostamenti e le eventuali modifiche necessarie. Presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate. 

Come si può modificare una planimetria catastale?

Per modificare la planimetria catastale, ovvero per procedere al suo aggiornamento, è necessario prima avvalersi dell’ausilio di un tecnico abilitato (sempre un geometra, architetto o ingegnere) per creare e presentare una procedura on line, ovvero un Docfa.

Attraverso questa procedura, fornita dall’Agenzia delle Entrate, viene realizzato un modello con tutte le caratteristiche dell’immobile, un modello con annessa mappa. A tal fine, il titolare deve fornire al tecnico: il certificato di origine della casa; ultima qualificazione del lavoro svolto; una copia di una carta d’identità valida.