Oltre il “fai da te” e il “qui ed ora”, l’importanza di pianificare

Oltre il “fai da te” e il “qui ed ora”, l’importanza di pianificare

In questo contesto, l’educazione finanziaria gioca un ruolo cruciale nel guidare le persone verso decisioni informate e consapevoli, con l’aiuto di professionisti.

Di cosa si parla?

Come affrontare le prossime sfide dell’educazione finanziaria, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni? Lo abbiamo chiesto a Diego Martone, sociologo, CEO di Demia e autore del libro “Senza età, come generazioni differenti coesistono e creano valore”.

Comunicare l’importanza della pianificazione finanziaria alle diverse generazioni, in particolare a quelle più giovani, è la sfida principale per chi si occupa di educazione finanziaria. Martone ha sottolineato come la tecnologia abbia reso l’accesso ai mercati finanziari istantaneo, ma al contempo ha evidenziato l’influenza delle narrazioni errate e delle scorciatoie promesse da fonti non attendibili.

In questo contesto, l’educazione finanziaria gioca un ruolo cruciale nel guidare le persone verso decisioni informate e consapevoli ed evitare il “fai da te”.

Tuttavia l’educazione finanziaria non può limitarsi a corsi o informazioni giornalistiche, serve una cultura finanziaria che insegna a capire i mercati, valutare le opportunità e comprendere gli andamenti finanziari nel contesto di una prospettiva più ampia. Spesso, inoltre, l’informazione finanziaria data dai media non aiuta, in quanto è superficiale e poco formativa, e non fornisce una vera comprensione dei dati riportati. Ad esempio, quando si tratta di coinvolgere le nuove generazioni nella pianificazione finanziaria, Martone ha sottolineato l’importanza di comunicare con chiarezza e fornire esempi concreti.

In un mondo in cui il presente sembra prevalere, è essenziale far capire ai giovani che la tecnologia è uno strumento utile ma che le decisioni finanziarie devono essere prese con una visione a lungo termine.

Martone ha sottolineato che il mondo del lavoro sta attraversando cambiamenti significativi, con un maggiore interesse per modelli organizzativi ibridi e la ridistribuzione del lavoro. Questo avrà un impatto sul futuro delle generazioni più giovani, che dovranno gestire la pensione di coloro che sono già in pensione. È quindi fondamentale considerare il contesto globale e interdipendente in cui viviamo, prestando attenzione alle dinamiche demografiche in tutto il mondo.

Guarda l’intervista a Diego Martone, Sociologo, CEO di Demia e autore del libro “Senza età, come generazioni diverse coesistono e creano valore”, edito Egea.