
Il ruolo della famiglia nell’educazione alla gestione del denaro
Senza l’educazione finanziaria a scuola, sono ancora i genitori in prima linea nell’insegnare la gestione del denaro ai propri figli
Di cosa si parla?

Nelle scuole italiane manca l’educazione finanziaria
Oggi la scuola pubblica italiana non prevede ancora programmi strutturati di educazione finanziaria per i giovani, pertanto è ancora solo la famiglia a rivestire un ruolo chiave nell’apprendimento della gestione del denaro: il risultato? In Italia il livello di conoscenza finanziaria è basso e ancorato agli schemi del passato.
Migliorare le conoscenze economico-finanziarie di base gioverebbe sia ai genitori, che ai giovani, perché favorirebbe un’attenta e consapevole gestione del denaro.
Famiglie in prima linea nell’educazione alla gestione del denaro
Il nucleo familiare rimane il punto focale attraverso il quale i bambini apprendono i principi necessari per affrontare la vita, ma la dialettica delle questioni economiche dei giovani con la scuola, gli amici, i parenti, è ridotta al minimo.
Lo confermano i risultati di una recente indagine campionaria “Genitori e figli: quanto conta la famiglia nell’approccio all’uso del denaro da parte delle nuove generazioni” condotta tra settembre e ottobre 2022 su 311 nuclei familiari rappresentativi della popolazione italiana.
L’educazione alla gestione del denaro prevede la condivisione con i propri figli delle scelte quotidiane e delle scelte economiche importanti, ma come fare se la dialettica nella famiglia risulta ridotta all’osso? Nelle famiglie italiane sono soprattutto le madri a parlare di scelte economiche famigliari.
Il ruolo di padri e madri quando si parla di denaro
In relazione ai modelli educativi, rischio e avventura riguardano maggiormente i padri, mentre l’incoraggiamento verso le novità sembrerebbe più vicino alla sensibilità delle madri. Per quanto riguarda gli aspetti relativi all’educazione alla gestione del denaro, il role model genitoriale è più sentito dalle ragazze (92%), che dai ragazzi (88%) e tra i genitori spicca una maggiore fiducia nei confronti del padre (95% contro il 92% nei confronti delle madri).
Superare gli schemi del passato: perché è importante parlare di educazione finanziaria
Nonostante il livello di competenza autodichiarato in materia di gestione del denaro sia basso, l’88% dei genitori ritiene un proprio dovere esclusivo parlare ai propri figli di soldi e di come gestirli.
Il sistema scolastico dal canto suo sembra non intenda sottrarre il ruolo della famiglia nell’educazione finanziaria: non a caso il 43% dei bambini afferma di non aver mai discusso di gestione del denaro a scuola con insegnanti e compagni di classe.
I genitori dichiarano di avere le spese sotto controllo nel 93% dei casi e il 47% dei ragazzi si dichiarano bravi a controllare le uscite.
Nel 94 per cento dei casi madri e padri dicono di avere l’abitudine di pensare alla ripartizione del reddito tra consumo e risparmio, un’abitudine trasmessa al 46 per cento dei figli che preferiscono risparmiare qualcosa per il futuro qualora abbiano soldi a disposizione.
In linea di massima, la continuità familiare genera un approccio alla gestione del denaro fortemente ancorato al passato, basato su una ripetizione di schemi che possono limitare la progettualità futura e l’autonomia dei figli; tuttavia, non è lineare la corrispondenza fra genitori virtuosi pianificatori, e figli altrettanto attenti e lungimiranti.
E’ sempre più importante coinvolgere maggiormente le famiglie in attività di educazione finanziaria che aiutino sia gli adulti a riqualificare il loro rapporto con il denaro, sia gli adolescenti ad affrontare il futuro acquisendo le competenze necessarie per affrontare tutte le difficoltà con serenità e fiducia nelle proprie capacità.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.