investire nell’Arte: Opportunità e Rischi in un Mercato Non Regolamentato
Il crescente interesse per l’arte come asset finanziario, le opportunità e i rischi derivanti dalla mancanza di regolamentazione.
Di cosa si parla?
Il mercato dell’arte è un ambiente affascinante e dinamico, che offre interessanti opportunità a collezionisti, investitori e amanti dell’arte. Storicamente, l’arte si è dimostrata un investimento solido e prezioso, con opere che si sono rivalutate significativamente, spesso superando altri tipi di investimenti. Tuttavia, investire in arte non è un compito semplice; il mercato è complesso, opaco e può risultare difficile da navigare.
Negli ultimi anni, un numero crescente di gallerie in tutto il mondo ha iniziato a proporre l’arte come una forma di investimento. Questo fenomeno ha attirato l’interesse non solo degli appassionati e dei collezionisti d’arte, ma anche di investitori alla ricerca di diversificazione e rendimenti alternativi. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo crescente, il settore è ancora caratterizzato da una regolamentazione insufficiente, che può comportare rischi significativi per gli investitori.
Il caso Art Invest
Le gallerie e le società di consulenza d’arte stanno sempre più promuovendo opere d’arte come asset in cui investire, promettendo potenziali ritorni economici. Le proposte possono includere l’acquisto di dipinti, sculture o altre opere con la possibilità di rivenderle a un prezzo maggiorato dopo un certo periodo. In alcuni casi, vengono offerti contratti di riacquisto che garantiscono un rendimento minimo, attirando così anche gli investitori meno esperti.
Nonostante la crescente popolarità dell’arte come investimento, la regolamentazione del settore è rimasta indietro. In molti paesi, le leggi finanziarie non considerano l’arte come un bene di investimento tradizionale, esentandola dalle normative che regolano altri strumenti finanziari. Questo vuoto normativo crea un ambiente in cui le operazioni possono essere condotte senza trasparenza e senza le protezioni standard per gli investitori.
Recentemente, alcune autorità di regolamentazione hanno iniziato a intervenire. In Italia, ad esempio, lo scorso mese, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ha sospeso l’offerta di una società italiana che proponeva la vendita di dipinti con la promessa di riacquistarli dopo 18 mesi con un incremento garantito del valore del 6,8%. Nella sua decisione del 14 maggio 2024, l’ente regolatore dei mercati finanziari italiani ha evidenziato come la società, Art Invest Srl, affermasse che gli acquirenti potevano «investire in sicurezza in opere certificate e garantite» e che fosse possibile «acquistare opere d’arte certificate con un investimento minimo di 3mila euro». La sentenza rileva che la struttura dell’operazione è presentata come una «forma di investimento di natura finanziaria», trattando l’arte come un prodotto finanziario pubblicizzato al pubblico italiano. Questo non sarebbe illegale, ma, secondo la sentenza, Art Invest Srl non si era registrata presso la Consob né aveva rispettato le condizioni necessarie, tra cui la pubblicazione di un prospetto informativo che descrivesse i dettagli dell’investimento proposto al pubblico.
La necessità di una regolamentazione
Massimo Sterpi, socio dello studio legale italiano Gianni & Origoni, afferma che aziende e individui spesso sottovalutano la complessità di queste strutture, aggiungendo che operare nel settore del collezionismo d’arte non esime dalle regole del commercio, dalla tassazione delle attività commerciali o dalla regolamentazione finanziaria. Soggetti che offrono investimenti con profitti garantiti operano più come banche che come mercanti d’arte, ma senza alcuna protezione, come la detenzione di una certa quantità di capitale a garanzia, la protezione contro l’insolvenza e sistemi di garanzia delle somme investite.
Sterpi afferma: «In generale, la creazione di qualsiasi nuova struttura finanziaria legata all’arte deve considerare che l’arte è un bene con un prezzo che segue le normali regole commerciali». L’avvento degli NFT ha spinto la Consob a intensificare i controlli sulle offerte di investimento negli ultimi anni, ma ci troviamo di fronte ad una crescente attenzione da parte delle autorità finanziarie verso questi schemi, soprattutto quando sono diffusi sui social network. La sentenza italiana avrà un effetto su altre giurisdizioni? L’uso dei social media e di altri strumenti online potrebbe complicare la situazione, infatti nonostante una galleria o un’entità abbia sede in un paese, nel momento in cui una galleria e un’entità iniziano a rivolgersi attivamente ad un pubblico diverso, deve rispettare le leggi del paese “ospite”.
La Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito non ha ancora preso provvedimenti come la Consob. Jon Sharples, senior associate presso lo studio legale Howard Kennedy di Londra, afferma che è sorprendente che non ci sia stata un’azione normativa simile nel Regno Unito, soprattutto perché negli ultimi anni sono nate molte strutture di investimento nel Regno Unito. Sharples ritiene che il problema venga percepito come limitato a persone facoltose, quindi non come una priorità.
Il rischio di investire in arte
L’assenza di regolamentazione adeguata espone dunque gli investitori a diversi rischi. Questi includono la possibilità di frodi, valutazioni gonfiate e la mancanza di liquidità. Senza trasparenza e protezioni, gli investitori potrebbero ritrovarsi con opere difficili da rivendere o con rendimenti inferiori alle aspettative. Inoltre, l’arte è un mercato altamente soggettivo, in cui le valutazioni possono variare drasticamente a seconda delle tendenze e della domanda.
Le autorità finanziarie in alcuni paesi stanno iniziando a prestare maggiore attenzione a queste pratiche. Ad esempio, nel Regno Unito, la Financial Conduct Authority (FCA) non ha ancora intrapreso azioni significative, ma ci sono segnali di crescente interesse verso la regolamentazione degli investimenti in arte. Gli esperti suggeriscono che, con il tempo, potrebbero essere introdotte normative più rigorose per proteggere gli investitori e garantire maggiore trasparenza nel mercato.
Per chi è interessato a investire in arte, è fondamentale fare una ricerca approfondita e considerare l’acquisto di opere d’arte non solo come un investimento, ma anche per il piacere personale. Collaborare con consulenti esperti e riconosciuti nel settore può aiutare a navigare le complessità del mercato. Inoltre, è consigliabile diffidare delle promesse di rendimenti garantiti e valutare attentamente la credibilità e la reputazione delle gallerie o delle società di consulenza con cui si decide di collaborare.
L’arte come forma di investimento offre potenziali benefici, ma comporta anche rischi significativi, aggravati dalla mancanza di una regolamentazione adeguata. Gli investitori devono essere consapevoli delle sfide e delle incertezze del mercato dell’arte e adottare un approccio prudente e informato. Con l’evoluzione delle normative, si spera che il settore diventi più trasparente e sicuro per tutti i partecipanti.
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