AI nella Gestione Aziendale e Finanziaria: Rivoluzione e Prospettive
Come l’utilizzo dell’AI sta trasformando la gestione aziendale e dell’economia personale con Fabio Ferrari CEO di Ammagramma.
Di cosa si parla?
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale si sta facendo spazio anche nelle aziende e nelle istituzioni e in questa nuova intervista Fabio Ferrari, CEO e Founder di Ammagamma, espone le opportunità legate al suo utilizzo sistematico.
Si prevede infatti un’ulteriore ondata di sviluppo tecnologico, con l’IA che potrebbe diventare parte integrante delle aziende, fungendo da sistema operativo per i dati aziendali attraverso l’ottimizzazione di processi fisici e transazionali, la robotizzazione di attività di back office e l’implementazione di soluzioni precise in vari settori, dalla manifattura alle transazioni.
Le sfide e le prospettive sono esaminate nel contesto dell’IA generativa. Ferrari discute della possibilità di un’AI predittiva, già applicabile in settori specifici, e immagina un’evoluzione verso interazioni aziendali più interconnesse. Questo cambiamento tecnologico, oltre a essere culturale, richiederà una formazione adeguata per le persone coinvolte, in modo da comprendere e adattarsi a questa nuova modalità di interazione con le informazioni aziendali.
Cosa aspettarsi nella gestione finanziaria?
L’applicazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella gestione del patrimonio finanziario e della finanza personale sta vivendo una crescita significativa. Al centro di questa evoluzione c’è il Generative Pre-trained Transformer (GPT), uno strumento basato sui dati del web.
È evidente la potenziale differenza qualitativa tra un GPT alimentato da dati finanziari aziendali rispetto a uno basato su dati del web generici. I dati aziendali offrono maggiore accuratezza e affidabilità, un esempio è il caso di Bloomberg, che ha creato un chat GPT basato sui propri dati, fornendo informazioni preziose e facilmente estraibili.
Nel settore finanziario statunitense, l’IA è già ampiamente utilizzata, con grandi gestori di fondi che dispongono di dipartimenti interni di data scientist. L’evoluzione in corso indica che, a breve, potremmo assistere a soluzioni finanziarie altamente personalizzate, in cui gli algoritmi si adattano al modo di vivere, alle esigenze e alle finanze individuali.
Sebbene il lavoro di certificazione nell’ambito finanziario sia complesso e richieda notevoli investimenti, le attuali possibilità tecnologiche rendono plausibili future evoluzioni significative, il prossimo decennio potrebbe quindi assistere a progressi notevoli in questo settore.
Risulta da implementare dunque la sinergia tra intelligenza artificiale, tecnologia e finanza comportamentale come chiave per superare la confusione nella presa di decisioni finanziarie. La prospettiva è che questa integrazione possa beneficiare il risparmiatore italiano, tradizionalmente in difficoltà nelle classifiche di alfabetizzazione finanziaria. Per questo è importante fare scelte consapevoli, evitando le mode del momento e le notizie fuorvianti, per una pianificazione finanziaria a lungo termine.
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