
Bonifico tra famigliari: la causale corretta per non finire nei guai
Il trasferimento di denaro a parenti o amici potrebbe finire nel mirino degli accertamenti fiscali: ecco la dicitura corretta
Di cosa si parla?
Perchè è importante scegliere la giusta dicitura
Scegliere le giuste parole per la causale del bonifico fra amici e famigliari potrebbe prevenire situazioni inconvenienti: si tratta di semplici precauzioni che potrebbero scongiurare la possibilità di una verifica fiscale. Niente di grave, ma una procedura di verifica potrebbe portare qualche grattacapo, ad esempio il blocco temporaneo del conto corrente.
Bonifico tra famigliari, la giusta causale
E’ importante fornire una dicitura della causale chiara in modo da ridurre al minimo i rischi.
Meglio evitare i ringraziamenti perché potrebbero essere fraintesi, più opportuno, invece, nel caso di persone familiari, esplicitare la relazione di parentela, ad esempio ” regalo a mia nipote Giulia Bianchi”.
Sarebbe consigliabile utilizzare l’espressione “prestito infruttifero”, indicando che non sono previsti interessi per il rimborso della somma concordata. Inoltre, meglio certificare tale accordo mediante una scrittura privata firmata e con una data certa indicata. Questa precauzione risulta particolarmente utile quando si tratta di somme considerevoli, al fine di evitare sospetti riguardo a possibili guadagni illeciti.
Attenzione, ma non solo alla causale
Attenzione alla causale, sì, ma non va sottovalutato l’aspetto dell’importo. Dal punto di vista normativo non esiste un limite alla quantità di denaro trasferibile mediante bonifico bancario, tuttavia, è importante prestare attenzione alle eventuali implicazioni nel caso di linea ereditaria: nel caso a un figlio venissero fatti bonifici per importi totali più alti rispetto agli altri figli, questi potrebbero rivendicare una lesione dei diritti ereditari.
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